Manifesto

Augusta è il progetto che riunisce produttori e produttrici di vino naturale, agricoltori che coltivano la terra, allevano animali, producono vino, conservano e trasformano i prodotti che la terra offre loro. Una comunità di vignaioli e vignaiole provenienti da tutta Europa.

Il vino secondo Augusta è fatto principalmente in vigna, mantiene un forte legame con l’ambiente naturale in cui sono cresciute le uve, incarna il patrimonio genetico del territorio d’origine, segue l’andamento delle annate.

Il vino secondo Augusta si esalta nelle annate migliori, esprimendosi con energia incontrollabile.

Il vino secondo Augusta racconta una storia e un carattere originale e identitario, anche nelle annate in cui la natura non offre le migliori condizioni per la produzione e trasformazione delle uve.

Il vino secondo Augusta non è mai uguale a sé stesso, perché ogni annata è fortemente caratterizzata dal clima, dal percorso di crescita e dai diversi tempi di maturazione delle uve.

Il vino secondo Augusta nasce da fermentazioni spontanee con l’impiego di soli lieviti indigeni, non subisce alcun processo di chiarifica e filtrazione, e viene accompagnato dal vignaiolo con rispetto e trasparenza lungo il suo processo di trasformazione.

Il vino secondo Augusta viene prodotto da uve coltivate con processi di agricoltura sana, come il biologico, biodinamico, permacultura, l’agro selvicoltura, ecc.

Il vino secondo Augusta non prevede l’aggiunta di anidride solforosa in modo sistematico e strategico, e ne ammette l’uso in casi isolati e di estrema necessità solo in quantità esigue, inferiori o uguali a quelle prodotte naturalmente dall’uva nel suo processo di trasformazione.

Il vino secondo Augusta è diversità di racconto: delle storie, dei metodi e delle persone. Esalta i numerosi modi di coltivare la terra, interpretare il frutto, approcciarsi al lavoro, vivere e pensare la propria realtà agricola.

Tutti i partecipanti di Augusta rispettano questi principi:

In vigna/campo

  • Lavorano per il benessere del suolo e per l’aumento della sua fertilità microbica;
  • Utilizzano esclusivamente concimazioni organiche e naturali;
  • Rispettano il ciclo della vite, la stagionalità e i cicli dell’ecosistema che la ospita;
  • Non utilizzano sostanze chimiche di sintesi, pesticidi, fitofarmaci o diserbanti chimici. Riducono al minimo l’utilizzo di rame e zolfo e favoriscono pratiche e rimedi naturali;
  • Concepiscono la vigna come parte di un organismo agricolo più complesso;
  • Limitano al minimo l’impiego di macchinari ed effettuano solamente vendemmia manuale;
  • Coltivano le proprie uve nel rispetto della loro salubrità e di quella della pianta;
  • Se acquistano uva, lo fanno da coltivatori che fanno parte della loro rete agricola e che rispettano i loro stessi principi produttivi; ne seguono in prima persona le fasi di crescita e sviluppo della pianta e del frutto, tutto l’anno.
  • Allevano animali nel rispetto della loro salute e dignità.
  • Favoriscono una diversità agraria di colture e di attività.

In cantina

  • Lavorano solamente con fermentazioni spontanee con uso esclusivo di lieviti indigeni;
  • Non applicano alcun tipo d’intervento chimico o fisico, nessuna aggiunta o sottrazione;
  • Non ammettono alcun processo di chiarifica o filtrazione;
  • Non prevedono l’aggiunta di anidride solforosa in modo sistematico e strategico, e ne ammettono l’uso in casi isolati e di estrema necessità solo in quantità esigue, inferiori o uguali a quelle prodotte naturalmente dall’uva nel suo processo di trasformazione;
  • Perseguono trasparenza e coerenza in ogni processo produttivo;
  • Vinificano nel pieno rispetto e conoscenza del loro terroir.

In azienda

  • Intendono l’azienda come un progetto agricolo unico, concreto e sano. Concepiscono la propria realtà agricola come parte di un ecosistema più ampio;
  • Lavorano per la salvaguardia e l’incremento della biodiversità delle aree in cui lavorano;
  • Lavorano preservando il benessere delle persone, della natura e degli animali;
  • Seguono il principio della trasparenza e coerenza in ogni processo produttivo e gestionale dell’azienda;
  • Rispettano il proprio prodotto finale così come la salute dei suoi consumatori;
  • Creano rete e consapevolezza agricola sul proprio territorio.